Langhe-Roero e Monferrato custodiscono un paesaggio culturale in cui il lavoro dell’uomo ha interpretato, seguito e armonizzato la natura nel tempo.
Vigne, cantine, borghi, castelli, cappelle di campagna: ogni segno racconta una relazione. E ogni stagione rinnova un sapere antico, tramandato con amore e rispetto.
Nel 2014, queste colline sono state riconosciute dall’UNESCO come Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, e iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale.
Un sito seriale vasto, composto da sei aree (dette “componenti”) situate nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, composte da 29 Comuni, per un’estensione complessiva di 10.789 ettari.
Completa il sito una zona tampone (buffer zone) di circa 76.000 ettari, che coinvolge oltre 100 Comuni e garantisce la continuità e la protezione del paesaggio circostante.
Il sito è protetto da un articolato sistema di tutela paesaggistica e pianificazione territoriale, ed è coordinato e gestito dall’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, attiva dal 2011.
Le componenti sono state selezionate per la qualità dei loro paesaggi, testimonianza di un’interazione positiva tra persone e ambiente nei secoli, la vocazione enologica, il valore culturale e produttivo, la presenza di architetture simboliche e strutture legate all’intera filiera del vino: dalla coltivazione alla trasformazione, dalla conservazione alla distribuzione.
Queste sei aree raccontano l’eccellenza e la pluralità del paesaggio vitivinicolo piemontese, e insieme rappresentano il dialogo tra natura, sapere e cultura che rende queste colline uniche e conosciute in tutto il mondo.
Componente 1 – Langa del Barolo
Culla del Barolo, la Langa racconta un dialogo secolare tra uomo e natura.
Qui il vitigno Nebbiolo trova la sua massima espressione, su colline ordinate dalla cura di più generazioni. Un paesaggio riconoscibile, segnato da castelli, borghi e cantine che raccontano un’identità radicata.
Componente 2 – Castello di Grinzane Cavour
Il castello, simbolo dell’enologia piemontese, unisce sapere contadino e sperimentazione vitivinicola ottocentesca: qui Camillo Benso conte di Cavour intrecciò terra e modernità.
Componente 3 – Colline del Barbaresco
Le colline del Barbaresco custodiscono un paesaggio raffinato, modellato dal Nebbiolo e da un’intima dedizione condivisa.
Componente 4 – Nizza Monferrato e il Barbera
Nel cuore del Monferrato astigiano, un vino profondo e generoso dalle radici popolari dona una forte identità territoriale, il paesaggio è vivace e una città – Nizza Monferrato – è al centro della produzione e della promozione di questo vino.
Componente 5 – Canelli e l’Asti Spumante
Culla della spumantizzazione italiana, l’area è segnata da gallerie ipogee – le “cattedrali sotterranee” – dove i vini fermentano e maturano lentamente. È il regno del Moscato e delle bollicine piemontesi, emblema di un sapere tecnico raffinato e riconosciuto a livello internazionale.
Componente 6 – Infernot del Monferrato
Questa componente raccoglie piccoli ambienti ipogei scavati nella pietra da cantoni, utilizzati per la conservazione domestica dei vini più pregiati. Gli infernot sono luoghi silenziosi, scavati a mano, simbolo di un’arte vernacolare che racconta il profondo legame tra la comunità e il proprio vino.
Insieme, queste sei componenti cuore e la zona cuscinetto formano un paesaggio culturale vivo ed unitario nella sua varietà, dove il vino non è solo prodotto ma racconto, memoria, società, economia, identità e sta alla base dello sviluppo dell’enoturismo in Piemonte.
Oggi questo riconoscimento è una promessa.
Coltivare il paesaggio significa abitarlo con cura, custodire il sapere contadino e artigiano, raccontare la cultura del vino che ha modellato la terra con equilibrio, misura e armonia.
Questo spazio digitale accompagna chi desidera scoprire e comprendere la storia, la morfologia geografica, le attività del sito UNESCO, ma anche chi lo vive nel quotidiano.
Osservarlo con lentezza, ascoltarne la memoria, attraversarlo con rispetto: questo paesaggio è da tutelare, abitare, condividere, tramandare.