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IL FILO DI ARIANNA Arte come Identità Culturale XV Edizione 2018

Eventi

Cultura e impresa, in Italia, hanno viaggiato per molto tempo su binari paralleli, con linguaggi diversi e differenze reciproche. Infatti, le imprese erano considerate semplici sponsor e non partner di progetto: soggetti ai quali chiedere risorse economiche per tenere in vita iniziative culturali che, in caso contrario, avrebbero dovuto terminare la propria attività.

Oggi, da un mero rapporto di sostegno economico si sta passando a forme di partnership in cui l’impresa ha un ruolo più attivo e una maggiore propensione alla collaborazione. In una società come quella odierna, in cui la sfida non consiste più unicamente nella capacità di produrre beni e servizi di qualità a prezzi competitivi, diventano sempre più importanti alcuni asset intangibili, quali l’impegno sociale e ambientale, in grado di portare valore aggiunto perché ricchi di contenuti simbolici capaci di rafforzare il sistema dei valori dell’impresa.

Uno dei più eclettici e visionari imprenditori italiani, Adriano Olivetti, sosteneva che “la fabbrica non può guardare solo all’indice dei profitti, deve distribuire ricchezza, cultura, servizi e democrazia” e oggi, dopo oltre mezzo secolo, possiamo di certo osservare il crescente interesse delle imprese al tema della responsabilità sociale. L’impegno delle imprese a sostegno delle attività culturali, pertanto, sta diventando sempre più importante, sia per il modificarsi del rapporto fra pubblico e privato, sia per l’accresciuta consapevolezza da parte delle imprese del valore della CSR (Corporate Social Responsibility), per il rafforzamento del proprio brand.

Investire in Cultura garantisce ritorni in termini di prestigio sociale e crescita morale; l’investimento nei confronti di un territorio reca linfa all’economia locale, al suo orgoglio, al suo senso di appartenenza.

Da un’indagine del Centro Studi dell’Associazione Civita emerge, tuttavia, che la quota di imprese investitrici nel settore culturale in Italia non arriva al 15%. Al di là delle logiche di mecenatismo e sponsorizzazione che hanno contraddistinto fino ad oggi il proprio operato, le imprese sembrano, invece, invocare, una terza via, quella della co-progettazione, con l’intento di condividere obiettivi e progetti in ambito culturale.

Diversi studi concordano nell’indicare che la crescita del settore culturale ha un impatto positivo su altri settori economici più che proporzionale e che anche gli effetti sull’occupazione sono positivi ed in particolar modo nelle industrie culturali e creative: la logica conseguenza è che con appropriati investimenti, e sollecitando l’attenzione da parte della popolazione per la partecipazione agli eventi culturali, la cultura può ben rappresentare una forza generatrice di nuove opportunità economiche, sostenibili e socialmente qualificanti.

Dopo l’introduzione della giornalista Augusta Busico, e i Saluti istituzionali, seguiranno le relazioni: LE IMPRESE CULTURALI NEL TORINESE E IL RUOLO DELL’ARTIGIANATO Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di Commercio di Torino; I BENI CULTURALI COME VALORE Silvia Chiodi, Dirigente di ricerca CNR Roma; e gli Interventi DALLE CONVENZIONI UNESCO ALL’ORDINAMENTO ITALIANO Massimo Carcione, dottore di ricerca DRASD, Università Piemonte Orientale; PATRIMONIO RELIGIOSO: PROSPETTIVE DI RIUSO TRA SACRALITA’ E CREATIVITA’ Andrea Longhi, Politecnico di Torino; DALLA QUASI IMPRESA …ALL’IMPRESA Valeria Dinamo, Imprese Culturali in Hangar Piemonte; IVREA, CITTÀ INDUSTRIALE DEL XX SECOLO. SOCIALE & IMPRESA: UN BINOMIO DI VALORE Renato Lavarini, Coordinatore “Ivrea città industriale del XX secolo”nellaWHL2018; MatteoOlivetti,FondazioneAdrianoOlivetti; IPAESAGGIVITIVINICOLI Giuseppe Rossetto, Cons. Amm. ‘Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, promotore della Candidatura UNESCO; HERITAGE IMPRENDITORIALE PER IL TERRITORIO SITO UNESCO di CRESPI D’ADDA Donatella Pirola, Ass. Comune di Capriate San Gervasio; Maria Aprile, presidente Ass. Orizzonte Canavese e del Gruppo turismo, cultura e sport di Confindustria Canavese e Emma Angelini, Politecnico di Torino, consegnano i Premi alle Imprese culturali e creative 2018. Patrizia Lombardi, Prorettrice Politecnico di Torino, presiede la cerimonia di conferimento del Premio ALFREDO D’ANDRADE PRIZE 2018 In defense of Cultural Heritage Values all’architetto Michele De Lucchi.

In allegato il programma

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