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Grand Tour del Piemonte UNESCO in bicicletta
Nasce il Grand Tour Piemonte UNESCO, il progetto complessivo: un anello di 600 chilometri attraverso tutte le province del Piemonte, da scoprire in lentezza tra capolavori d’arte, creatività e natura.
Ci sono tanti modi per vivere la natura, la cultura, e l’enogastronomia in Piemonte. Un’esperienza inaspettata e imperdibile è sicuramente quella del “Grand Tour UNESCO del Piemonte in bicicletta” tra residenze storiche, paesaggi suggestivi nella varietà di riconoscimenti che vanno dai siti Patrimonio Mondiale alle Città Creative, dalle Riserve MaB (Man and Biosphere) ai Geoparchi. Un “Grande parco” che si estende dal Monviso all’Adamello, con al centro il Monte Rosa e il distretto dei laghi, dove elementi naturali, culturali, storico artistici disegnano un mondo da scoprire con lentezza, a piedi e in bicicletta su strade bianche, argini di fiumi e canali. Un anello di 600 chilometri dove destinazione e viaggio diventano un tutt’uno, in un susseguirsi di colpi di scena e luoghi da ammirare e scoprire. Dalle Residenze Reali Sabaude ai Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato; dai Sacri Monti alle Città Creative di Torino, Alba e Biella, fino ai Siti palafitticoli preistorici alpini di Viverone[1]Azeglio, da Ivrea Città Industriale del XX secolo alle Riserve MAB (Man and Biosphere) del Ticino Val Grande Verbano, del Monviso e di Collina Po. Un patrimonio dove natura, storia e architettura si fondono in armonia, componendo un paesaggio di straordinaria varietà, bellezza e valore.
Il Grand Tour UNESCO del Piemonte in bicicletta è un progetto di valorizzazione turistica a cura di VisitPiemonte – su mandato di Regione e Unioncamere Piemonte – frutto della collaborazione con il Prof. Andrea Rolando dell’Osservatorio E-Scapes-Politecnico di Milano.
L’anello completo consente, partendo da Torino – oppure raggiungendo il tracciato con il treno dalle stazioni ferroviarie di Ivrea, Biella, Santhià, Vercelli, Novara, Casale Monferrato, Asti, Alba, Bra, Racconigi, Savigliano, Cuneo, Piscina, Avigliana – di scoprire i numerosi siti UNESCO piemontesi attraverso percorsi che incrociano città, borghi e luoghi di importanza storico-artistica: cammini storici come la Via Francigena, aree protette come l’Oasi Zegna, la Riserva Naturale delle Baragge, il Parco delle lame del Sesia, il Parco del Po; le abbazie di San Nazzaro Sesia, di Staffarda e quella di Lucedio con il Bosco della Partecipanza di Trino, le terre dell’Ordine Mauriziano, il Canale di Caluso e l’itinerario di Ven-TO, i Beni FAI del Castello di Masino e della Manta di Saluzzo.
Oltre il 30% del territorio piemontese è coinvolto nell’attuazione delle Convenzioni e dei Programmi UNESCO. I riconoscimenti internazionali ottenuti dal territorio sono strategici per la Regione Piemonte, che li ha affidati ad un Settore dedicato alla Valorizzazione del patrimonio culturale, musei e siti UNESCO, che opera con il coinvolgimento del Tavolo di lavoro Distretto Piemonte UNESCO, in ottica di valorizzazione regionale. Obiettivo, favorire il coordinamento delle designazioni UNESCO piemontesi per il raggiungimento di obiettivi comuni, la realizzazione dei piani di gestione, la valorizzazione dei riconoscimenti UNESCO, l’attenzione alle candidature in corso e alle nuove proposte emergenti sul territorio.
Il Presidente della Regione sottolinea che il Piemonte ha il ciclismo nel proprio DNA per storia sportiva e per conformazione naturale di un territorio, perfetto da scoprire proprio pedalando su due ruote. Un patrimonio da valorizzare attraverso itinerari come il Tour UNESCO, che attraversa luoghi riconosciuti Patrimonio dell’Umanità, continuando a mettere in rete in modo virtuoso decine di comuni e migliaia di persone pronte ad accogliere e a raccontare la bellezza di questa terra.