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Asti, a tutto vapore sui treni storici fra le colline Unesco

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L’evento in occasione della riapertura della linea Asti-Castagnole delle Lanze-Nizza Monferrato
La storica locomotiva a vapore a Castagnole Lanze
Domenica 11 novembre, nelle colline del Monferrato «targate» Unesco, si va a tutto vapore sui treni storici, in occasione della riapertura della linea Asti-Castagnole delle Lanze-Nizza Monferrato avvenuta grazie a Rete Ferroviaria Italiana.
Il treno torna infatti in veste «turistica», nel cuore dei paesaggi vitivinicoli del Sud Piemonte dal 2014 sotto tutela Unesco, nell’iniziativa promossa dalla Regione Piemonte con la Fondazione Fs. Sarà un ritorno in grande stile: a percorrere i 45 chilometri di binari che separano la città di Alfieri da Nizza, domenica mattina saranno un treno a vapore e l’altro con carrozze degli Anni Trenta, le cosiddette «Centoporte». I viaggi nei due treni storici, per i turisti avranno anche un sapore gustosissimo. Grazie alla collaborazione con i Comuni di Asti, Isola d’Asti, Costigliole d’Asti, Castagnole delle Lanze, Canelli e Nizza Monferrato, a bordo dei due convogli sarà infatti possibile degustare una piccola selezione di prodotti tipici provenienti da produttori e maestri pasticcieri locali: dalle celebri caramelle Rossana dell’azienda Fida di Castagnole alle nocciole tostate Igp, dai biscotti secchi della Pasticceria Zucchero e Fantasia di Castagnole, ai rinomati «tirulen» della Pasticceria Gallinotti di Isola. E poi, le specialità di Costigliole: torta di nocciola della Pasticceria Bisco e quella di castagne della Pasticceria Careglio (Motta), i «tirà» della Pasticceria Austa e i cioccolatini della Pasticceria Dolcevita. Non mancheranno, in accompagnamento, calici di Asti Spumante e Barbera Lanze. Il primo treno, in partenza da Torino Porta Nuova alle 9,15, sarà trainato da una locomotiva elettrica in livrea storica. Giungerà alle 10 ad Asti, dove la banchina del sesto binario ospiterà la cerimonia inaugurale della linea rimasta inattiva negli ultimi sei anni.
L’inaugurazione ufficiale
Il taglio del nastro, con le autorità al completo a partire dall’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco, avverrà al cospetto di due pezzi da museo: le locomotive a vapore Gr.940 e Gr.625, in gergo tecnico «locotender», manovrate da ferrovieri vestiti come una volta.
Le tappe
Tra fumo e sbuffi, il treno a vapore ripartirà alla volta di Castagnole Lanze. Tappa successiva, Canelli. Nel frattempo, nella città dominata dal Castello Gancia, arriverà anche il secondo convoglio partito un’ora dopo da Torino, composto da vetture storiche «Centoporte», trainate dalla locomotiva diesel D445. I turisti-viaggiatori, a Canelli avranno la possibilità di scoprire la Fiera di San Martino, con annessa Fiera Regionale del Tartufo e, soprattutto, le «Cattedrali sotterranee», maestose cantine scavate nel tufo che sul finire del XIX secolo videro nascere il primo Metodo Classico fermentato in bottiglia. Ma alle 13,30, ci sarà anche una navetta messa a disposizione da Asp – Asti Servizi Pubblici Spa con la collaborazione del Comune di Costigliole, che collegherà Canelli e Asti. Due soste sono previste anche a Castagnole delle Lanze, in mattinata e, nel pomeriggio, a Nizza Monferrato, città della Barbera che diede i natali a Bartolomeo Bona, ministro all’epoca di Cavour e «padre» della ferrovia Italiana, prima di ripartire alla volta di Asti e Torino.

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