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L’ICOMOS in visita a Barbaresco
Una visita gradita ed un ritorno sulle colline riconosciute dall’UNESCO e divenute Patrimonio dell’Umanità per l’architetto paesaggista portoghese CRISTINA CASTEL BRANCO, che e’ stata l’ispettrice inviata dall’UNESCO-ICOMOS nel settembre 2013 e contribuì con la sua relazione al verdetto che tutti ricordiamo di giugno 2014 a Doha in Qatar.
Insieme al marito, l’avvocato Castel Branco di Lisbona, hanno ricevuto prima il benvenuto a Canelli da parte di Annalisa Conti (vice presidente dell’Associazione per il Patrimonio UNESCO dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato) e poi a Barbaresco con l’incontro con il sindaco Alberto Bianco, con il direttore generale del Sito UNESCO dott. Roberto Cerrato, con il dottor Massimo Caniggia, dirigente della Cultura e Turismo per la Provincia di Asti e nello staff della Formazione della Associazione. L’occasione della visita a Barbaresco in una splendida giornata con le colline ed i vigneti ricoperti ancora di neve ha permesso di visitare il cantiere all’interno della Torre di Barbaresco che, grazie all’intervento complessivo di riqualificazione diventerà per Expo 2015 un punto straordinario di interesse per i turisti che visiteranno i nostri territori, avendo potuto constatare i lavori davvero molto curati e innovativi che permetteranno a questo manufatto medievale di accogliere nuove tecnologie e presentarsi al pubblico in una veste totalmente rinnovata.
Da parte dell’architetto Cristina Castel Branco, l’Associazione ed il Comune di Barbaresco hanno ricevuto ulteriori apprezzamenti per le attività che si stanno organizzando grazie all’impulso dato dal riconoscimento, soffermandosi sulla necessità di salvaguardare questo straordinario risultato con tanta passione, impegno, e lavoro rivolto ai giovani che dovranno sviluppare sempre più sensibilità e protezione al Sito.
Da parte dell’Associazione per il Patrimonio i ringraziamenti al sindaco Bianco per la disponibilità e la cortesia unitamente al ringraziamento per la visita alla “Tenuta Martinenga” dei Marchesi di Gresy.