Lieti di patrocinare la rassegna “Paesaggi e oltre 2022” promossa dal Teatro degli Acerbi. Per l’occasione il direttore Cerrato interverrà nelle quattro date con pillole di paesaggio a tema “Rispettare il creato”.
Partite le sperimentazioni con i droni sulle vigne all’interno di un ambizioso progetto di Coldiretti Cuneo, Coldiretti La Spezia e territori UNESCO di Langhe e Cinque Terre È in atto una rivoluzione digitale in agricoltura con investimenti crescenti in droni, GPS, robot e software per limitare l’uso dell’acqua e combattere i cambiamenti climatici, aumentare la sostenibilità ambientale delle produzioni e ottimizzarne la qualità. Lo afferma Coldiretti Cuneo in riferimento all’avvio del progetto che ha lanciato insieme con Coldiretti La Spezia, l’Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato diretta da Roberto Cerrato e presieduta da Gianfranco Comaschi, e il Parco nazionale delle Cinque Terre presieduto da Donatella Bianchi e diretto da Patrizio Scarpellini, con la partnership di Massimo Perotti di Eurodroni e Lorenzo Torielli della Protezione Civile di Acqui Terme per l’appoggio tecnico di sicurezza, in una sinergia che unisce in un gemellaggio all’insegna dell’agricoltura 4.0 due territori accomunati dal riconoscimento di Patrimonio UNESCO, Langhe e Cinque Terre.
L’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, ente gestore del Sito UNESCO e l’Ordine degli Architetti, Pianificatori e Paesaggisti della Provincia di Asti hanno sottoscritto un memorandum di intenti che pone le basi di una “duratura collaborazione”.
Il documento è stato siglato giovedì 24 ottobre a Nizza Monferrato, nell’ambito della giornata di studio “Architetture nei territori d’eccellenza: sostenibilità e criteri ambientali minimi (CAM)”.
Il memorandum sottoscritto da Gianfranco Comaschi, presidente del Sito UNESCO e da Fabio Musso, presidente dell’Ordine degli Architetti, individua come principi fondativi dell’intesa: l’etica deontologica “come principio fondante per qualsiasi azione territoriale, sia architettonica sia pianificatoria, che tuteli il Sito UNESCO, bene comune, in ogni sua componente”; la responsabilità “in quanto l’essere cittadini e parte di una comunità attiva include l’esercizio responsabile di una professione, quella dell’Architetto, sia dal punto di vista tecnico sia intellettuale”; il dialogo quale base di un “confronto reciproco e costante sui temi di pertinenza dell’Ordine professionale, riconosciuto come riferimento strategico consultativo per le trasformazioni territoriali”; la proattività nel promuovere “la cultura dell’eccellenza, attraverso iniziative formative e divulgative sui temi del paesaggio e dell’architettura in ogni loro accezione” (restauro, ristrutturazione, valorizzazione, nuova costruzione, pianificazione); la qualità come “elemento guida per le scelte legate alle politiche territoriali e alla gestione del patrimonio materiale e immateriale del Sito”.
Gli architetti di Asti sono il primo ordine professionale tecnico ad aderire all’Associazione Patrimonio; sono inoltre soci sostenitori i dottori agronomi e forestali delle province di Alessandria, Asti e Cuneo.
La giornata di studio si è aperta con l’intervento di Fabio Carosso, vicepresidente della Regione Piemonte e assessore all’Urbanistica il quale ha sottolineato come in questa fase storica sia necessario introdurre un nuovo approccio al paesaggio e al costruito: “E’ venuto il tempo di sacrificare il “brutto” e ciò che ha perso la sua funzione per spostare le cubature a favore di interventi necessari, da realizzare nel rispetto dell’efficienza e della sostenibilità”.
Dopo l’intervento del vice Presidente Fabio Carosso, il direttore del Sito UNESCO Roberto Cerrato ha descritto il lavoro realizzato con la pubblicazione delle linee guida per l’accessibilità e fruibilità nel sito UNESCO, un progetto finanziato nel 2016 dal Mibact: “L’Associazione Patrimonio – ha annunciato il direttore – omaggerà il manuale ai professionisti che ne faranno richiesta”.
Cerrato poi ha ricordato che proprio due anni fa a Nizza si tenne il simposio che diede vita al progetto con il Ministero e la Regione Piemonte.
Per tutta la giornata gli oltre 150 presenti – progettisti, amministratori e tecnici di Pubbliche Amministrazioni e imprese – si sono confrontati sull’adozione dei “Criteri Ambientali Minimi”, lo strumento normativo che consente agli enti pubblici di ridurre gli impatti ambientali degli interventi di nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione delle opere pubbliche. Il ruolo fondamentale dei professionisti nella tutela del paesaggio è stato richiamato dal presidente del Sito, Gianfranco Comaschi.
Fabio Musso sottolinea l’importanza formativa della giornata di studio: “Ogni attore tecnico ha il dovere etico e morale di perseguire con il proprio operato il massimo grado di qualità progettuale, soprattutto quando è chiamato ad intervenire in territori riconosciuti quale Patrimonio mondiale dell’umanità.
L’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Asti è orgoglioso di essere diventato socio sostenitore dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato ed è felice di festeggiare questo “Patto per il Territorio” con la sottoscrizione di un memorandum di intenti per avviare un proficuo percorso comune di lavoro per la cura e la custodia del territorio”.
Si è conclusa la prima giornata di workshop sino-italiana sul Cultural Heritage and Environmental Resourse Protection, presso la Jiaotong University a Xi’an in Cina.
Il Direttore, Roberto Cerrato, all’interno delle attività relative al Forum Culturale Italia Cina, ha presentato il caso del sito vitivinicolo piemontese.
Lunedì 7 gennaio inizierà la missione in Cina di Roberto Cerrato come direttore del sito Unesco di Langhe Roero Monferrato per predisporre il gemellaggio con gli omologhi cinesi delle risaie terrazzate dello Honge Hani, nella provincia dello Iunnan.
La cosa importante durante la settimana di permanenza in Cina saranno gli incontri con le università di Pechino , con il Comitato Unesco cinese, con l’ambasciatore italiano Ettore Sequi e le autorità locali .
«È la prima missione a livello italiano che mette insieme i siti Unesco a livello internazionale», spiega Cerrato. «Una buona partenza di attività per l’asociazione Patrimonio dei paesaggi vitivinicoli».