Il Convegno “Il Gemellaggio tra siti Unesco Italia-Cina dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte Langhe Roero e Monferrato con i Terrazzamenti di Honghe Hani. Dove la cultura e l’agricoltura si incontrano” si è svolto venerdì 21 ottobre 2022 al Castello di Grinzane Cavour. Il Convegno si colloca nel quadro del Forum Italia-Cina, piattaforma di dialogo inter-istituzionale istituita nel 2016 dai Governi della Repubblica Italiana e della Repubblica Popolare Cinese con l’obiettivo di promuovere la cooperazione fra i due paesi in ambito culturale. Il Convegno si svolge in particolare in occasione dell’anno internazionale dei rapporti Italia – Cina 2022. Tra gli ambiti di collaborazione prioritaria vi sono la cooperazione e gli scambi tra le istituzioni e le comunità locali dei Siti Patrimonio UNESCO dei due paesi. Il Convegno, che propone uno scambio culturale e scientifico tra due siti UNESCO gemellati ovvero i Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe Roero e Monferrato e i Terrazzamenti del Riso di Honghe Hani dello Yunnan cinese (la firma del gemellaggio avvenne il 23 marzo 2019 a Roma) si inserisce dunque all’interno delle attività promosse dal Forum, a proseguimento di interessanti prospettive di collaborazione tra l’Italia e la Cina. I Terrazzamenti del Riso di Honghe Hani sono stati diventati patrimonio Unesco nel marzo 2013, i Paesaggi vitivinicoli piemontesi nel giugno 2014. Le vicinanze culturali e storiche tra le due aree, pur geograficamente lontane, sono particolarmente significative. Il sito piemontese, 87 mila ettari distinti in 5 aree viticole più il Castello di Grinzane Cavour, è una testimonianza unica per storia della viticoltura, della vinificazione e dell’intera gamma dei processi tecnici ed economici che caratterizzano la regione da secoli. La contea di Yunnan è nota per i suoi meravigliosi campi di riso terrazzati che scendono dai pendii dei Monti Ailao fino alle rive del Fiume Hong, il Fiume Rosso. Si tratta di un paesaggio dalle straordinarie forme geometriche che si estende per più di 16mila ettari, tra specchi d’acqua e terrazze sospese. È il frutto del lavoro del popolo Hani che nel corso di 1300 anni ha sviluppato un complesso sistema di canali per portare l’acqua dalle cime boscose delle montagne fino ai campi terrazzati, creando anche un sistema di agricoltura integrata che ha il suo focus nella produzione di riso rosso. Per lo sviluppo del Convegno, l’Associazione Paesaggi Vitivinicoli coinvolge l’Università di Torino, con la quale, nel dicembre del 2019, poco prima della missione Yunnan-Cina di una delegazione italiana, ha siglato un protocollo di intesa che punta a sviluppare un laboratorio di buone pratiche su temi quali il paesaggio agrario, le tecniche agronomiche innovative nelle coltivazioni della vite e del riso e delle industrie agrarie nelle produzioni enologiche.
Vengono inoltre coinvolti rappresentanti delle relazioni internazionali del Ministero della Cultura, del Consolato Generale d’Italia a Chongqing e della Camera di Commercio Italia-Cina . Inoltre, parteciperà l’Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura, che segue con particolare impegno lo sviluppo del progetto di gemellaggio tra i siti per il nostro Paese.
Il Convegno si svilupperà attorno due assi tematici principali: la narrazione dei due sistemi culturali a confronto, usi e costumi delle due aree agricole, la tradizione e la conservazione del patrimonio; e la narrazione scientifica della sostenibilità ambientale, l’adattamento delle colture (vite e riso) all’emergenza climatica in corso, l’innovazione tecnologica. Da un punto di vista della ricerca scientifica, il Convegno si pone l’obiettivo di creare un momento di scambio – dopo due anni dalla visita della delegazione italiana in Cina e con la pandemia in corso che ha rallentato i rapporti – tra due regioni che condividono una ricchezza culturale e agricola radicata nella storia e aperta al futuro e all’innovazione. Si ritiene che il Convegno sia di interesse per il Forum stesso Italia-Cina, le istituzioni scientifiche e culturali quali le Università (accademici e studenti), il settore vitivinicolo locale (aziende, consorzi,…) e la sua internazionalizzazione, gli enti del territorio. Un’attività di report verrà svolta durante il Convegno e gli Atti verranno raccolti e pubblicati a cura dell’Associazione Paesaggi Vitivinicoli.
Convegno finanziato dal Bando 2022 Convegni e Pubblicazioni della Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura.
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Il progetto ha previsto un primo censimento generale dei manifesti pubblicitari prodotti tra la fine dell’Ottocento e i primi anni 60 del secolo scorso delle cantine vitivinicole presenti nel territorio piemontese patrimonio UNESCO attraverso la schedatura e la digitalizzazione di queste opere.
Questi manifesti, oltre al loro valore artistico, sono testimonianza del pensiero e dei metodi di comunicazione che hanno caratterizzato questo periodo storico e possono fornire interessanti informazioni per analizzare la relazione unica e particolare che si è instaurata tra paesaggio locale e produzione vitivinicola in quest’area del Piemonte.
Nell’ambito delle azioni previste dal Piano di gestione della candidatura UNESCO la Regione Piemonte, con i Comuni di La Morra, Grinzane Cavour, Neive, Canelli, Ottiglio, Vinchio e l’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, lavora ad un progetto di valorizzazione turistica del paesaggio complessivo denominato “Belvedere UNESCO” che ha contemplato l’individuazione di sei belvedere (uno per ogni Componente) e la loro sistemazione e messa in rete.
Il progetto ha realizzato una rete di punti panoramici che accolgono lo spettatore proponendo una lettura del paesaggio secondo le chiavi interpretative dell’UNESCO, rivolgendosi alla più ampia fascia possibile di utenti e in particolare al flusso turistico interessato a conoscere e ad apprezzare un paesaggio riconosciuto Patrimonio dell’Umanità.
L’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato supporta e contribuisce all’iniziativa con un’azione di messa in rete dei Comuni interessati. La Regione Piemonte, per l’attuazione del progetto “Belvedere UNESCO”, ritenendo l’iniziativa di grande interesse perché testimonia un traguardo raggiunto nel processo dicrescita culturale sui temi della qualità del paesaggio e rappresenta lo strumento di riferimento per la gestione dell’intervento, ha promosso la sottoscrizione di un Accordo di Programma prevedendo l’erogazione di finanziamenti per le opere da realizzare nei sei punti individuati.
Le aree interessate e gli interventi previsti risultano essere quelli di seguito elencati:
“La Langa del Barolo” – Comune di La Morra, Belvedere di piazza Castello
“Il Castello di Grinzane Cavour” – Comune di Grinzane Cavour, Belvedere presso la salita al Castello
“Le Colline del Barbaresco” – Comune di Neive, Belvedere presso l’antica Torre dell’Orologio
“Nizza Monferrato e il Barbera” – Comune di Vinchio, Belvedere Rocca del Castello
“Canelli e l’Asti Spumante” – Comune di Canelli, Punto panoramico in via Costa Belvedere
“Il Monferrato degli Infernot” – Comune di Ottiglio, Punto panoramico nei pressi della Chiesa di San Michele in frazione Moleto
In relazione a tale Accordo di Programma, si prevede altresì la realizzazione e collocazione di elementi comuni di riconoscibilità dei Belvedere UNESCO, che ne definiscano il percorso e i reciproci collegamenti. A tal fine Regione Piemonte ha individuato il Comune di La Morra quale ente capofila per la progettazione e la realizzazione di elementi distintivi e informativi da collocare nel contesto di ciascuno dei singoli “Belvedere”. L’Amministrazione comunale di La Morra (CN), ente attuatore dell’intervento, di concerto con i comuni di Grinzane Cavour (CN), Neive (CN), Vinchio (AT), Canelli (AT), Ottiglio (AL) e l’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli, in considerazione dell’eccezionale valore storico-documentario delle aree in cui saranno installati i manufatti, consapevole della necessità di adoperare la massima attenzione progettuale, trovando il giusto equilibrio nella progettazione degli elementi da collocarsi nel contesto paesaggistico dei belvedere UNESCO, adotta la presente procedura concorsuale, aperta ad architetti e artisti, per l’acquisizione di proposte progettuali degli elementi distintivi dei Belvedere UNESCO. Si allega il Bando di Concorso “Belvedere UNESCO”, con scadenza il 3 settembre 2021.
Si allega il Bando di Concorso “Belvedere UNESCO”, con scadenza il 3 settembre 2021.
L’Eccezionale Valore Universale del sito UNESCO è fortemente connesso alla sua millenaria “cultura del vino”. Trattandosi di un paesaggio culturale vivente, in continua evoluzione, questa tradizione ha nei secoli rappresentato una solida base di riferimento per lo sviluppo di processi di innovazione che coinvolgono tutti i campi della filiera vitivinicola; il connubio tradizione/innovazione costituisce di fatto uno dei fattori distintivi del sito a livello internazionale e una garanzia per la sua autenticità. Le dinamiche di globalizzazione che ormai interessano tutto il pianeta, se non correttamente comprese e gestite, potrebbero rappresentare una minaccia per il paesaggio vitivinicolo proprio nei termini di autenticità. Una corretta conoscenza di questo fenomeno costituisce dunque uno strumento fondamentale per assicurare nel tempo la tutela dei valori del sito UNESCO e la sua trasmissione alle generazioni future.
Il progetto intende studiare e monitorare i principali fattori di cambiamento sociale ed economico che interessano complessivamente il territorio del sito UNESCO e sviluppare azioni mirate di valorizzazione, comunicazione e integrazione, con riferimento soprattutto alle nuove generazioni.
Le attività coinvolgono: il mondo della scuola; aziende agricole, cantine, cooperative, consorzi e lavoratori impegnati nella gestione e nella tutela dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato; università ed enti di ricerca.
Attività nelle scuole
I bambini, durante le ore di scuola, danno vita a una microsocietà, eterogenea e complessa in quanto connotata da plurimi riferimenti sociali, culturali, relazionali, autobiografici, linguistici. Tramite il progetto si è voluto, da un lato, comprendere la natura e lo stile di vita delle nuove generazioni che vivono sul territorio. Dall’altro, attraverso il laboratorio, si è lavorato per trasferire ai bambini un senso di consapevolezza del luogo in cui abitano e per valorizzare la partecipazione e lo scambio di esperienze. A causa dell’emergenza Covid-19 le attività sono state sviluppate in remoto grazie alla collaborazione delle insegnanti. In un primo momento sono stati proposti agli alunni dei video sui Paesaggi Vitivinicoli (il format è composto da un video introduttivo e sei video sulle componenti del sito UNESCO), a cui è stato aggiunto un power point di supporto. A seguito della visione è stato chiesto ai bambini di elaborare due compiti: un disegno e un breve testo. I materiali raccolti saranno presentati nel dossier finale che includerà le altre attività previste nel progetto.
Formazione
Il progetto avvia un’attività sperimentale indirizzata a lavoratori agricoli di origine straniera. In collaborazione con organizzazioni ed enti di istruzione del comparto agricolo, viene promosso un corso di formazione tecnica con i seguenti temi: fisiologia e botanica della vite, nozioni teoriche e pratiche di potatura, nozioni di meccanica agraria generale e un modulo culturale rivolto alla conoscenza dei Paesaggi Vitivinicoli del Sud Piemonte, Patrimonio UNESCO, con visita finale alle cantine storiche.
Divulgazione
Tutte le attività sono state raccolte e presentate in un “libro bianco” di buone pratiche che include i dati per l’inquadramento scientifico del tema, interventi di esperti, elaborati realizzati nelle scuole e la sintesi di video-interviste realizzate a operatori del territorio.
Il Libro Bianco è consultabile e scaricabile gratuitamente qui di seguito.
Il Docufilm “In vigna. Lavoro, esperienze, culture”
Il docufilm dal titolo “In vigna. Lavoro, esperienze, culture”, realizzato da Alessio Mattia su incarico dell’Associazione, presenta un importante lavoro di ricerca e di interviste sui temi legati all’integrazione dei lavoratori stranieri nelle vigne, che ormai da oltre trent’anni contribuiscono in maniera determinante allo sviluppo del territorio Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Lo scopo, infatti, è quello di essere lo spaccato di un fenomeno migratorio che da tempo interessa i Paesaggi Vitivinicoli, dapprima con provenienza dall’Est Europa, più recentemente anche dall’Africa sub-Sahariana.
Le molteplici voci narranti del docufilm si intrecciano e dialogano tra loro restituendo un quadro complessivo del tema in oggetto, dalle istituzioni rappresentate dal Centro per il Patrimonio Mondiale nella persona di Alessandro Balsamo, Head of Nomination Unit; all’Associazione per il Patrimonio stessa, nella persona del suo Presidente per la parte descrittiva e del Direttore per la parte operativa; alle Associazioni di categoria come Coldiretti e CIA; dalle Università per la parte di analisi accademica del fenomeno dal punto di vista socio-antropologico alle istituzioni religiose e municipali; dai giovani studenti delle scuole specializzate in agraria e viticoltura ai veri protagonisti del docufilm: i lavoratori dei vigneti, con le loro storie personali di migrazione, accoglienza, integrazione e vita nei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero Monferrato.
Per la realizzazione del girato l’Associazione ha organizzato una trasferta presso la sede centrale dell’UNESCO a Parigi, durante la quale si è svolta l’intervista al funzionario Alessandro Balsamo, il cui punto di vista globale sui temi del patrimonio e dei diritti umani è stato cruciale per sviluppare il messaggio da veicolare attraverso il docufilm stesso.
Il filo conduttore dei quarantacinque minuti di video è infatti proprio l’assunto secondo il quale l’eccellenza di un territorio non può coesistere con situazioni in cui la dignità umana viene meno e, seppur il percorso sia ancora lungo, il progetto vuole essere un primo passo verso una migliore accoglienza ed integrazione dei lavoratori stranieri. Un Patrimonio dell’Umanità che deve essere anche e soprattutto baluardo di “umanità” nei confronti dell’altro: in altre parole, un invito a restare umani.
In conclusione, “In vigna. Lavoro, esperienze, culture” ha l’intento di condurre la riflessione dello spettatore appunto attorno a queste significative parole: in vigna è dove l’azione si svolge da secoli, un lavoro che ha plasmato le colline e che oggi è sempre di più svolto da persone provenienti da altri Paesi, ognuno con le proprie esperienze ed il proprio bagaglio culturale. Parafrasando lo scrittore Tahar Ben Jelloun, esperienze e culture attraversano le frontiere senza passare da alcun tipo di dogana, esse per natura circolano, rendendo così ognuno di noi depositario e custode di diverse culture e non di una soltanto.
Il Docufilm è visualizzabile in versione ridotta sul canale YouTube dei Paesaggi Vitivinicoli UNESCO, CLICCA QUI
Categoria: Tag: Commenti: Commenti disabilitati su La tutela dell’autenticità di un paesaggio vivente tra tradizione, innovazione e globalizzazione nel sito UNESCO “Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”
I saperi e le tradizioni immateriali giocano un ruolo essenziale nell’assicurare il mantenimento degli aspetti di autenticità del sito UNESCO. Da questo assunto prende le mosse il progetto “Memorie e Tradizioni delle Vigne” finanziato dal MIBACT grazie ai fondi della legge 77/2006. Il “cuore” del progetto è la creazione di un archivio multimediale della memoria, consultabile agevolmente da ogni parte del mondo.
L’archivio multimediale
La piattaforma online prende per mano il visitatore e lo accompagna nella storia delle colline, una mappa, tanti luoghi dove passato e presente parlano per immagini e suoni. Le aree tematiche sono quelle che costituiscono per l’UNESCO il Patrimonio culturale immateriale: l’insieme delle tradizioni, espressioni orali, arti dello spettacolo, rituali, eventi festivi, artigianato, pratiche agricole tradizionali che sono espressione “vivente” dell’identità delle comunità e delle popolazioni che in esse si riconoscono. L’archivio multimediale è già popolato da centinaia di file: fotografie, manifesti e cartoline d’epoca, filmati storici recuperati da archivi nazionali, video più recenti. I temi proposti sono: la conduzione del vigneto, le tecniche di vinificazione, le feste e le tradizioni legate al vino, le produzioni tipiche locali connesse alla viticoltura, il calendario dei lavori in vigna, le ricette tradizionali. L’archivio è a disposizione di chiunque, pubblico o privato, vorrà depositare e condividere “pezzi” di memoria.
Le interviste
Nell’ambito del progetto “Memorie e tradizioni delle vigne” sono state realizzate 24 video-interviste ad esperti conoscitori del territorio e della sua cultura, letteraria e popolare, della filiera produttiva del vino, degli eventi e delle tradizioni. Donne e uomini di Langhe-Roero e Monferrato, con la loro generosa testimonianza, ci aiutano a ricostruire e a comprendere il mondo del vino, dalla conduzione del vigneto alle tecniche di vinificazione. Le tipologie costruttive e architettoniche delle nostre campagne con i loro materiali, dal mattone crudo alla pietra di cantone. E poi, ancora, i grandi scrittori del territorio (Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Davide Lajolo), i riti contadini e le feste religiose, i canti, le danze, il teatro popolare.
Il docufilm VITE! Viaggio al centro di una Terra
Gioca sul doppio significato di “Vite!” il primo docufilm che racconta i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, tra i tesori italiani Patrimonio dell’Umanità.L’ente per la gestione e la tutela del sito UNESCO ha affidato al regista Tiziano Gaia il compito di portare alla luce il bagaglio inimitabile di saperi, conoscenze e pratiche agricole tramandate di generazione in generazione, dagli antichi romani ai giorni nostri.Girato nell’arco di due anni, assecondando il ritmo immutabile delle stagioni, il film segue, ritratti nella loro quotidianità, potatori, vignaioli, bottai, mastri cantinieri, giovani studenti della scuola enologica di Alba, storici, ricercatori. Un viaggio epico attraverso le colline e i paesi che punteggiano l’area del Sud Piemonte, inserita nel 2014 nella World Heritage List dell’UNESCO.Vendemmie, feste e giochi popolari, architetture rurali, cantine avveniristiche accanto a ciabot e infernot: le immagini compongono un mosaico variegato e complesso, così come complesso è il tessuto socio-economico e culturale che anima uno dei distretti enologici più prestigiosi al mondo.Unite dal filo sottile e simbolico di un gomitolo rosso, sul grande palcoscenico verde si intrecciano storie e tradizioni, memorie e speranze, sfide e ripartenze, come in ogni grande viaggio che si rispetti. E allora non è un caso che l’inizio del racconto sia affidato a quel mare ancestrale che un tempo ricopriva buona parte dell’attuale Piemonte. Un richiamo alle origini, un passo dentro il mito.Come dice l’antropologo Piercarlo Grimaldi, nel suo ruolo di “Virgilio” all’interno del film, “non c’è stata interruzione di saperi da padre in figlio, da nonno a nipote: tutte le generazioni continuano a narrare incessantemente i miti di questa terra. La speranza è che questo modello si sappia mantenere e sappia narrare e ri-narrare incessantemente i miti di questo territorio.»
Per conservare e divulgare il materiale raccolto nell’ambito del progetto è stato realizzato un confanetto contenente un libretto riassuntivo e una chiavetta USB. Nella chiavetta sono inserite le 24 videointerviste realizzate agli esperti del territorio e il docufilm VITE!. L’intento è che consegnare uno strumento di lavoro a studenti e ricercatori e lasciare un’eredità alle generazioni future.
Il progetto relativo alla realizzazione di un Centro documentale per l’assistenza culturale di studiosi e turisti mira alla rifunzionalizzazione dei locali esistenti all’interno dell’attuale Palazzo della Prefettura, in piazza Alfieri n.30 ad Asti.
L’edificio in cui essi si collocano venne co-progettato dall’Arch. Mario Passanti (1958-61), architetto e professore universitario presso il Politecnico di Torino, già autore di altri importanti edifici pubblici quale il Palazzo Uffici Tecnici del Comune di Torino.
Le esigenze di adattare lo stato di fatto dei locali ad Archivio comporta la redazione di un progetto architettonico, completo delle sue pratiche edilizie e della Direzione Lavori. Le lavorazioni che hanno interessato tali ambienti hanno visto il rifacimento degli attuali locali anti-bagno e bagno, la revisione delle finiture pavimentali e il rifacimento dell’impianto elettrico.
Il progetto ha previsto inoltre lo studio, lo sviluppo e la realizzazione di una nuova linea grafica e di una campagna di promozione del Centro Documentale che possa comunicare i valori materiali e immateriali di tutto il sito. Gli obiettivi sono molteplici: comunicare a studiosi e turisti l’esistenza di un centro di documentazione dei Paesaggi Vitivinicoli che raccoglie una molteplicità di informazioni sul territorio, sui valori materiali e immateriali del sito; accrescere la consapevolezza dei residenti sul patrimonio di cui sono custodi.
Il progetto “Land(e)scape the disabilities – Un paesaggio per tutti”, finanziato dalla Legge 77/2006 nel 2016 e dall’Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte, si è posto l’obiettivo di rendere accessibile il Sito UNESCO dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato a tutti coloro che sono interessati a conoscerne i valori e a godere dei variegati aspetti che caratterizzano il paesaggio culturale, secondo l’approccio della “catena dell’accessibilità” e della progettazione universale e inclusiva. L’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato ha in una prima fase censito i luoghi del vino presenti sul territorio, per poi individuare in ogni componente del Sito UNESCO due itinerari accessibili.
La mappa dei percorsi accessibili
Grazie al coinvolgimento di SportAbili Alba, che ha messo a disposizione collaudatori qualificati come Francesca Fenocchio, Medaglia Olimpida alle Paralimpiadi di Londra 2012, Valentina Alessandria e Fausto De Piccoli, è stata realizzata una mappa geolicalizzata dei percorsi accessibili che riguardano: il Castello di Grinzane Cavour, il WiMu di Barolo, la Torre di Barbaresco, l’Enoteca Regionale del Barbaresco e la cantina dei Produttori del Barbaresco, l’infernot di Rosignano Monferrato, l’Enoteca Regionale di Nizza Monferrato, il Palazzo del Gusto e l’Ufficio Informazioni di Asti Turismo a Nizza Monferrato, a Canelli la cattedrale sotterranea di Contratto, l’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana e il MUSA (Museo Multimediale del Sud Astigiano).
La mostra “Percorso sensoriale di Langhe-Roero e Monferrato”
Si tratta di un progetto multisensoriale in grado di comunicare i valori del sito UNESCO attraverso un approccio “for all”, ovvero tramite oggetti fruibili e accessibili anche a persone con esigenze specifiche. L’allestimento è stato inoltre ideato in modo da risultare completamente reversibile e smontabile per consentire e favorire un periodico spostamento nei luoghi maggiormente rappresentativi del Sito Patrimonio dell’Umanità.Il percorso si compone da pannelli completamente accessibili, per mezzo dei quali è possibile, attraverso la lettura o narrazione sonora, conoscere i valori e le peculiarità del territorio e delle sei Componenti che costituiscono il Sito UNESCO. Ciò che rende unico l’allestimento è la presenza di un percorso materico nella quale sono presentati oggetti e arredi relativi alla filiera vitivinicola e alle caratteristiche del paesaggio vitato piemontese.
Nell’ambito del progetto è stato realizzato il primo tour virtuale dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte. Le sei componenti del sito UNESCO Langa del Barolo, Castello di Grinzane Cavour, Colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti Spumante e il Monferrato degli Infernot sono interamente fruibili attraverso video, immagini 360° di ambienti interni ed esterni sviluppati attraverso Experientia – Coperniko(vincitore del Premio Innovazione SMAU 2016).
Linee guida per l’accessibilità dei paesaggi vitivinicoli del Piemonte”.
La monografia si inserisce tra le attività realizzate e inserite all’interno del progetto “Land(e)scape the disabilities – Un paesaggio per tutti”, ed è stato permesso per mezzo della collaborazione con IsITT, Istituto Italiano Turismo per Tutti. Questo importante strumento rappresenta una modalità attraverso cui contribuire alla diffusione di una concreta cultura della progettazione “for all”, che sappia considerare le diverse e diversificate esigenze della popolazione in maniera costruttiva e creativa. Obiettivo primario è quello di fornire agli amministratori locali, agli operatori e alla popolazione uno strumento di riflessione in grado di proporre stimoli e suggerimenti per intraprendere un percorso di crescita e miglioramento che miri allo sviluppo di un sistema territoriale più inclusivo e consapevole, creando soluzioni e proposte sempre più diversificate, modulabili e adattabili anche alle specifiche esigenze delle persone con disabilità. Tale pubblicazione è dunque uno strumento operativo utile a: società o associazioni, enti pubblici e fondazioni private, responsabili eventi comunicazione e marketing di aziende, fornitori di beni e servizi per eventi, gestori di location per eventi, curatori di mostre e festival nonché membri di pro loco, associazioni culturali.
Il progetto si è proposto di valorizzare il patrimonio delle architetture del vino del sito UNESCO attraverso due ambiti d’azione principali: educazione/didattica e catalogazione.
Laboratori didattici
Sono stati promossi laboratori didattici sul patrimonio UNESCO che hanno coinvolto istituti primari, secondari, licei e scuole professionali delle province di Alessandria, Asti e Cuneo.
Catalogazione delle architetture del vino
La seconda parte del progetto si è integrata con attività già in atto sul territorio con l’obiettivo di mettere a sistema e omogeneizzare le numerose tipologie di censimento esistenti, e in corso di realizzazione, da parte di soggetti diversi. Contestualmente si sono attivate nuove campagne di censimento per le categorie di beni che richiedevano un approfondimento.
Le categorie considerate sono:
Luoghi della coltivazione (cascine, ciabot)
Luoghi della distribuzione e promozione (botteghe del vino o cantine comunali, enoteche regionali, musei della tradizione vitivinicola regionale)
Luoghi della produzione e conservazione (aziende vitivinicole e industrie enologiche, cantine Sociali e aziende cooperative, Infernot)
Beni culturali sottoposti a vincolo di tutela monumentale
Strutture fortificate legate alla sfera vitivinicola
I dati ricavati dalle schede di catalogazione confluiscono in un database georiferito, realizzato attraverso l’utilizzo dei sistemi GIS.
Custodito presso la sede degli Uffici Territoriali dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Alba il data base è accessibile a tutti via web.
L’Associazione ha inoltre dato vita al centro documentale per la promozione della ricerca e l’archiviazione dei volumi relativi al Patrimonio Vitivinicolo UNESCO. Lo spazio di consultazione è aperto al pubblico e consente la consultazione di libri, carte, stampe, illustrazioni e materiale inerente ai paesaggi e ai territori UNESCO.
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